Maitardi

Maitardi è il quadrimestrale dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell'Età Contemporeanea

  • Direttore responsabile: Silvia Folchi
  • Redazione: Fabio Masotti, Laura Mattei, Francesca Vannozzi
Maitardi è lo scarno messaggio con cui Nuto Revelli conclude il suo diario di Russia, al termine della drammatica esperienza della disfatta italiana che segna inderogabilmente la svolta umana e politica dell’ufficiale degli alpini. Mai tardi per comprendere, mai tardi per trarre fino in fondo le conseguenze, mai tardi per compiere una scelta che si rivela irrinunciabile. Due secche parole su una pagina bianca, a sancire il senso di un appuntamento, quello con il riscatto morale e politico, di cui oggi vogliamo rilanciare l’eco e il significato. Abbiamo scelto la forza evocativa di queste nude parole per dare il titolo alla nostra rivista. Quello che proponiamo, pur con le misurate pretese che si possono richiedere alle forze del nostro periferico Istituto, è un approccio alla lettura del nostro passato recente e un invito a soffermarsi su contenuti (su valori) attraverso cui riteniamo sia possibile fondare o rifondare l’analisi e la visione critica dei giorni attuali e dei nuovi conflitti che ci coinvolgono, ma che a volte poco consapevolmente attraversiamo. Oggi più che mai la realtà del presente ha bisogno di essere letta e interpretata con ricchezza di idee e intelligenza critica.

Il nostro lavoro deve essere inteso, insomma, come un invito a riappropriarsi del senso della storia, che spesso ci sentiamo alieno, come se l’informazione di massa, la cultura di consumo, il mercato delle notizie, ragionassero per noi risparmiandoci la fatica di pensare, di conoscere, di giudicare, di restare vigili di fronte ai revisionismi e agli stravolgimenti di fatti e verità che di volta involta vengono prodotti ad uso del potere di turno. Rivolgersi indietro, qualche volta, non è regredire. E’ semmai riscoprire le tappe di un percorso che forse abbiamo bruciato con scarsa consapevolezza, con l’affrettarsi compulsivo di un progresso che potrebbe anche rivelarsi vuoto, imposto, da consumare. Oppure, e per colpa nostra, un percorso che abbiamo dato per scontato, celebrandolo con ritualità sempre più astratte fino ad allontanarcene.

Maitardi è dunque il nuovo periodico dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell'Età Contemporanea. Nasce da alcune esigenze che abbiamo sentito particolarmente pressanti: in primo luogo dal bisogno di allargare il cerchio, di proporre all’esterno le attività dell’Istituto, che vanno dalla ricerca alla didattica, dalla raccolta e conservazione di materiali di archivio alla pubblicazione di studi; poi dalla volontà di stimolare un dibattito sui temi di cui ci occupiamo: il nostro lavoro è dedicato principalmente alla storia del Novecento, ma cerca di rivolgere uno sguardo critico alla contemporaneità: conflitti, razzismi, cultura della pace; infine dalla necessità di stabilire un più stretto contatto con i nostri soci, che fin da ora invitiamo a collaborare alle attività dell’Istituto e alla vitalità del suo periodico.

(Editoriale del n°1, ottobre 2004)